Campagne

Stop FA 2011
Il primo passo per combattere la Fibrillazione Atriale è l’autodiagnosi: la campagna STOP FA focalizza l’attenzione su questo punto. Un momento importante da cui partire per prendere coscienza della patologia ed eventualmente intraprendere il percorso terapeutico.
La Fibrillazione Atriale non è ancora percepita come la più pericolosa tra le aritmie, anche se i numeri sono incontestabili: l’1% e più della popolazione ne viene colpito. La FA peggiora in maniera significativa la qualità della vita ed è associata all’aumento del rischio di ictus (5 volte in più rispetto a chi non ne soffre), insufficienza cardiaca (3 volte in più) e morte (2 volte in più). La patologia è quindi una minaccia per la nostra salute, comportando inoltre costi particolarmente alti per quanto riguarda ospedalizzazione e trattamenti.
Per questo è nata la campagna STOP FA: diffondere consapevolezza sul fenomeno e imparare a contrastarlo.

Obiettivi

  • Stimolare ed educare il pubblico generale ad una nuova consapevolezza sociale della Fibrillazione Atriale e dei rischi che comporta.
  • Favorire una corretta interazione medico di base/paziente.
  • Sensibilizzare i media al riguardo, attraverso un’apposita campagna di comunicazione.
  • Dare voce a una richiesta di maggiore attenzione alla Fibrillazione Atriale da parte di organismi politici, istituzioni, opinion leader del settore e decisori della spesa sanitaria.

Destinatari

  • Popolazione italiana, maschile e femminile, over 50.

Strumenti

  • Educational video in 3D, in distribuzione a medici di base, sul web, presso i punti ALFA del territorio
  • Libretto informativo in distribuzione presso medici di base e punti ALFA
  • Flyer divulgativi e manifesti
  • Spazio web dedicato e presenza su siti collegati
  • Inserzioni su stampa periodica e quotidiana
  • Attività di ufficio stampa per diffondere la campagna informativa sui media nazionali
  • Punti ALFA sul territorio, per sensibilizzare l’audience generale tramite una giornata di check-up gratuiti

Per ulteriori informazioni: www.stopfa.org


 

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